Il Decreto Ministeriale n. 58 del 17 gennaio 1997, “Regolamento concernente l’individuazione della figura e il relativo profilo professionale del Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro“, introduce e delinea la figura del Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro.

Il decreto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.61 del 14 marzo 1997, descrive dettagliatamente le funzioni che tale ruolo è chiamato a svolgere ed elenca tutte le mansioni assegnategli. Tra le attività proprie di questa figura rientrano la prevenzione, la verifica e il controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene di sanità pubblica e veterinaria.

A questa figura sono attribuiti incarichi ispettivi e di vigilanza, responsabilità di polizia giudiziaria e compiti inerenti all’attività istruttoria, finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla osta tecnico-sanitari, per settori che necessitano tali verifiche. Nel decreto sono specificati, inoltre, gli ambiti in cui il tecnico della prevenzione può svolgere la sua attività, in regime di dipendenza o libero professionale, e i requisiti propri da possedere per rivestire l’incarico. Il soggetto deve essere in possesso, infatti, del diploma universitario di Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, conseguito ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del D.Lgs. n. 502 del 30 dicembre 1992 e s.m.i.